Nella sede di Corso Vittorio Emanuele, è stato presentato il nuovo allenatore dell’Ascoli Picchio, Serse Cosmi. Presente il presidente Francesco Bellini e il direttore sportivo Cristiano Giaretta
20:20 – Bellini: “In questo momento ci sono offerte per acquistare la società, però penso che per un po’ di tempo guarderò le cose come vanno con Cosmi, con lui c’è un rapporto speciale. A voi giornalisti e a tutti dico: scrivete la verità. Si possono muovere critiche, ma devono essere solide. Non pensate che noi non sapevamo che le cose non stessero andando bene, ma sapevamo che c’erano delle ragioni. Rimaneva difficile vincere quando perdi tanti giocatori e quando sbagliano gli arbitri. La squadra stava giocando bene. Nei prossimi due anni entreranno altri soldi”..
20:14 – Bellini. “Mi dispiace perché con Maresca e Fiorin era l’inizio di un nuovo progetto. Tutti possiamo avere problemi sulla famiglia, sociali e poi si cerca di rimetterlo su. Sono state toccate cose familiari disgustose”.
20:11 – Cosmi: “Entella una delle migliori squadre del campionato. Da qui alla fine dell’anno lavorerò sulla testa, loro dovranno sprecare molto sulla questione psicologica, poi tutto verrà da se. Se hai quella consapevolezza anche con un allenatore asino vinci le partite. Maresca l’ho affrontato da calciatore, ma lo ringrazio perché mi servirà comunque il suo lavoro. Per lui non è finita come speravo, ma il calcio è molto lungo. Ringrazio lui e Fiorin per quello che mi hanno lasciato, spero di parlare con loro”.
20:09 – Giaretta: “Il gioco al quale si era adattata la squadra precedentemente può essere un valore. Nelle due gare, anche senza Maresca, il possesso palla da lui insegnato è stato un valore aggiunta. Cosmi è il primo nome che mi ha dato il presidente, lui mi ha mandato in missione per portarlo a casa. In certi momenti, in certe piazze, è giusto fare certe valutazioni. Siamo convinti che questa è la più importante che possiamo fare”.
20:02 – Cosmi: “Conosco poco la squadra anche se l’ho vista. Stanotte ho viaggiato tanto e mi sono svegliato alle due e su Sky stavano facendo rivedere Perugia-Ascoli e lì ho visto anche la partita. Stiamo raccogliendo informazioni con il vice Bazzani. Modulo? Cercheremo di adeguarci alle ultime partite. Non è detto che sarà sempre 3-5-2, non è stato sempre così nella mia carriera. Mercato? La società deve dare delle strategie e l’allenatore deve dare consigli. Le dinamiche sono strane e spesso non dipendono nemmeno dalle sinergie tra queste due componenti. Questa è una squadra giovane e questo deve essere il marchio di fabbrica: amo allenare squadre giovani perché mi piacciono gli errori che commettono i giovani. Il calcio ha bisogno di allenatori esperti e giocatori esperti, ma non si può cambiare, va integrata una rosa che ha subito gravi infortuni. Petkovic? Discorso impossibile”.
19:56 – Cosmi continua: “Uno dei motivi che mi ha spinto ancora di più ad accettare sono stati i tifosi che mi hanno voluto. Io vivo di queste emozioni, mi nutro di questi. Mi ha sorpreso e mi ha dato forza maggiore il fatto di essere così desiderato. Crotone? Nessun contatto. Io non mi reputo inferiore rispetto all’ 80% degli allenatori che sono in Serie A, senza mancare di rispetto alla categoria, anche perché tutti gli allenatori penseranno di essere nel 20%. Per me è importante allenare, perché non so star fuori. Vado in tv, mi piace commentare e metterci la faccia, mi piace perdere (poco) ma misurarmi con i giocatori e la tifoseria (molto). Qui c’è una città che vuole tornare in Serie A, un presidente che lo vuole fare e un allenatore che lo vuole ancora di più. Ma siamo persone adulte che sanno che per arrivarci ci vuole tempo”.
19:52 – Cosmi: “Quando si sta fermi parecchio un po’ da fastidio. Sono felice per molti motivi. Ormai mi conosco e come tutti gli allenatori, uno dei miei limiti è rendere meno nei posti dove il calcio non è vissuto come fosse una religione. Ascoli sotto questo punto di vista rappresenta molto. C’è grande amore e passione, pretese ed esigenze, perché questa è una società che nel tempo ha dimostrato di vivere momenti straordinari. In questi posti spero di poter dare il meglio di me stesso. La posizione di classifica ci vede in difficoltà, però se ho accettato questo l’ho fatto non con la consapevolezza di fare un miracolo ma perché ci sono le componenti per poter risalire. La consapevolezza sta nel fatto di sapere di esser arrivato in una società solida, economicamente alla grande, semplicità. Nel calcio che è cambiato, quello che è rimasto sono le componenti di aggressività e cattiveria agonistica. La mia più grande delusione sarebbe non creare una squadra che la gente allo stadio non senta propria. L’obiettivo è quello di assumere la forza di identificarsi in tante cose della città, questo sarà il lavoro più difficile”.
19: 50 – Francesco Bellini: “Cosmi lo considero un amico ora. Da quando l’ho conosciuto ha sempre avuto il cuore debole per l’Ascoli. Resterà con noi per molto tempo. Mi ricordo di lui dai tempi del Perugia, di Gaucci. Il mister è sempre duro, di questo ne abbiamo bisogno. Sappiamo che ci porterà alla salvezza e dall’anno prossimo cominceremo a costruire per la sede superiore. Lui ha detto che la squadra è giovane e valida che avrà bisogno di qualche innesto a gennaio. Noi pensavamo comunque di fare innesti a gennaio causa infortuni”.
19:45 – Arrivano Bellini, Cosmi, Giaretta e Cardinaletti per la presentazione.
19:36 – La sala stampa è gremita di giornalisti. Si attende l’arrivo di Serse Cosmi e del patron Bellini.
Matteo Rossi