Succedeva una volta, in tempi antichi, di fare crediti, comprare e poi spendere ancora su tassi di interesse altissimi. Ora stop, chiudete tutto. Oggi il mondo va al contrario rispetto a quegli anni. E se volete spendere troverete negozi disposti a rimborsarvi, anche ad Ascoli Piceno. Importato direttamente dal Paese a stelle e strisce, l’ultimo trend dello shopping conveniente è ormai diventato molto italiano. Si chiama Cashback Word di Lyoness e il primo bar del Piceno che aderisce a questa modalità di pagamento è il Caffè Del Duca.
Si tratta di un programma per incentivare gli acquisti dell’era moderna: non più la buca delle lettere che si riempiva di proposte di credito al consumo, ma, come si può tranquillamente tradurre dall’inglese, vuol dire “soldi che tornano indietro”. Sulla linea delle vecchie carte di fedelizzazione (come quella di negozi o supermercati), questo modo di spendere farà si che invece di far ottenere al cliente dei punti per comprare oggetti, lo stesso consumatore riavrà indietro dei soldi contanti. In Italia questo brand è arrivato dall’Austria, prima al nord dunque, nel 2009, prendendo via via sempre più piede. Ma non solo, al livello internazionale questo metodo viene già usato da grandi icone sportive come la MotoGp che vanta più di 10.000 punti shop online (“booking.com” per i biglietti, store “Nike” e “Adidas” per vestiario ed attrezzature sportive, Sephora ed Ebay) dove con questa tessera i consumatori pagano e prendono contanti indietro. Lyoness, compagnia austriaca promotrice di questo trend, ha già altre collaborazioni anche calcistiche con Spal ed Empoli, ma anche Roma, e il Verona che hanno “sviluppato” questa card usandola come “Tessera del Tifoso”. Nelle Marche, la Pesaro Basket ha già iniziato questo percorso con i propri tifosi. Infine, anche la Federazione Italiana di Golf. Al livello di piccole-medie imprese, sono già 85.000 quelle che sviluppano queste convenzioni, 12.000 solo lungo lo stivale. La stessa Italia, inoltre, può vantare anche oltre un milione di tessere già sottoscritte, comprese nelle 9 milioni in tutto il mondo.