Le parole di Cosmi in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Pescara: “Abbiamo ottenuto due pareggi molto diversi tra loro e con condizioni diverse. Tutti abbiamo bisogno della vittoria, ma soprattutto i giocatori. Clemenza è proponibile, sta meglio e potrà scendere in campo. Lanni o Ragni? Ivan è storicamente il titolare. Ragni ad Avellino stava meglio di lui ed ha giocato. Non c’è un problema, l’unico problema è la classifica da migliorare, il resto non interessa. Nonostante non siamo giovanissimi, io e Zeman ci siamo affrontati pochissime volte. Non possiamo pensare ai problemi degli altri, i nostri sono sufficienti per vivere una vigilia di giusta tensione. Oggi Mogos si è tagliato in un incidente di gioco, ha messo dei punti sul sopracciglio. Conoscendo il ragazzo penso che possa farcela, devo essere sincero qualche dubbio ce l’ho. Rientrato il problema di Pinto. Bianchi è uno dei giocatori che conosco meglio, che sa interpretare il ruolo del 3-5-2. Anche lui sta meglio e penso sia completamente recuperato”.
“Riparto dalla serenità dell’ultima mezz’ora contro l’Avellino, dove abbiamo creato anche qualche giocata che poteva portarci alla vittoria. Domani mancheranno tanti giocatori al Pescara, ma hanno una grandissimo reparto con nomi importanti come sostituti. Noi non dobbiamo avere paura, ci sentiamo in dovere di trovare la vittoria. Stando fermo per un anno, la vittoria non serve a me, inizierò a festeggiare per una vittoria tra qualche mese vista la rabbia che ho dentro. Ma ai giocatori, società e piazza serve la vittoria. Questa città ovviamente merita tanto altro rispetto al campionato che c’è adesso”.
Cosmi continua: “Quando sono andato a Trapani c’è gente che arrivava da categorie inferiori, quindi non posso mai giudicare quale giocatore può o non può fare la B. Questo delle categorie diventa un falso alibi. Valgono i valori tecnici, si, ma conta tanto tanto di più il crederci e il voler vincere, unita con la consapevolezza del gioco. Qui ci sono dei ragazzi che sono indubbiamente i migliori giovani usciti dalle migliori Primavere. Perez? Ha fatto quel che ha dovuto fare: gli ho dato la maglia da titolare e lui l’ha onorata. Non deve ringraziare me, ma se stesso e i suoi compagni”.
Matteo Rossi