Corsa, voglia di lavorare ed una buona ripresa. Mister Serse Cosmi ha iniziato a fare sul serio, dal nuovo anno ancora di più. L’impresa della salvezza sarà un qualcosa di duro da conquistare, ma il tecnico ha tutte le intenzioni di portare a casa il risultato e, ovviamente, ci crede più di chiunque altro.

Mister, come ha ritrovato la squadra al rientro?
Tutti si sono ripresentati in condizioni ottimali, quindi devo confermare quanto detto da subito: questo è un gruppo che sa lavorare ed ha fatto esattamente quello che gli abbiamo chiesto.

Quindi la nostra squadra è l’unica che non ha subito i cenoni natalizi..
Sono stati tutti bravi. Addae, che ha fatto un viaggio abbastanza lungo e ha fatto qualche giorno in più di vacanza, addirittura si è ripresentato anche dimagrito . Sono soddisfatto di come si sono allenati, questa settimana abbiamo lavorato su concetti più specifici. Prima era difficile farlo quando avevamo una partita a settimana, questo periodo è stato perfetto in tal senso.

È soddisfatto del mercato che sta facendo la società?
Sono tanti anni che sto nel calcio e ho vissuto tanti mercati, anche a novembre, a mio giudizio anche eccessivamente lunghi e dannosi, soprattutto per gli allenatori. In virtù di ciò devo dire che questa è la prima volta che vedo tutti gli obiettivi prefissati arrivare nel tempo minimo e non solo numericamente, ma anche rispetto alle scelte. Per questo ringrazio la società e il presidente, per un segnale che anche la gente voleva. La società poteva aspettare per risparmiare qualcosa, magari speculando negli ultimi giorni, ma non lo ha fatto, tenendo in considerazione le mie esigenze.

Partiamo da Martinho. Un giocatore che lei voleva in maniera forte..
Martinho lo conoscevo da tanto tempo, era un giocatore che avrei voluto da altre parti ma aveva una collocazione di mercato difficile rispetto a dove allenavo io. Questo è un ragazzo che casualmente gioca in Serie B, ha le qualità per giocare in massima serie. Lui è sensibile, qui ha trovato il posto giusto. I tifosi lo aiuteranno così come il nostro staff.

Una fascia sinistra con Martinho e Mignanelli non è da tutte le squadre..
Infatti rimane anche l’attesa di recuperare Mignanelli il prima possibile. Il quinto in un 3-5-2 ha un valore fondamentale. I movimenti che fa Martinho sono sofisticati, cose che fa chi ha fatto la mezzala e dentro ha un certo tipo di calcio.

Poi è arrivato anche Ganz..
Noi ci attendiamo che Ganz rispecchi l’investimento economico, ma è importante non pretendere più di quanto il ragazzo può dare, soprattutto all’inizio. Non si può giudicare per quanto è costato, per lo stipendio o per quanto fatto in passato. I tifosi sono intelligenti e sapranno aspettarlo, così come Monachello. Noi puntiamo sul loro valore e la voglia di dimostrare.

In più c’è anche un ritrovato Rosseti dopo l’infortunio. Come giudica il suo reinserimento in gruppo?
Praticamente è come se avessimo acquistato anche Rosseti, del quale ho grande stima. Lo conoscevo a Siena ma ancora era giovane. Mi ricordavo le qualità di quel giocatore, un ragazzo di grande disponibilità e spirito. Mi piace come sta dentro lo spogliatoio e come partecipa agli allenamenti. Non deve sentirsi la riserva di nessuno perché non lo è.

A centrocampo non stiamo cercando nessuno dal mercato. È un segnale che si vuole puntare forte sulla crescita di Castellano?
Guarda, quando tu prendi un giocatore che viene dal settore giovanile dell’Atalanta la certezza è che ha i comportamenti giusti, poi c’è il giocatore che emerge subito e chi invece ha bisogno di tempo perché quello è un ruolo fondamentale, deve migliorarsi e credo che abbia un maestro affianco che è Buzzegoli. Basta osservare ed imparare. Se sono intelligenti i giovani più che gli allenatori devono guardare i compagni esperti.

Bianchi è sul mercato?
Bianchi rimane, per me è fondamentale. Parlati è da valutare.

Capitolo difesa. Qui invece qualcuno dovrà arrivare..
Beh qui si stiamo cercando qualcuno, fermo restando che Mengoni sarà un altro che andrà a completare il reparto difensivo. Dovremmo riuscire a cercare un giovane che stia dietro a Gigliotti, di piede mancino, che serve anche per lo sviluppo dell’azione.

Un giocatore in crescita è sicuramente De Santis, così come Mogos..
De Santis se seguiterà ad ascoltare ed imparare tra due anni sarà in Serie A, godiamocelo finché è dei nostri. Mogos ha una forza devastante.

Lanni a Brescia si è riscattato?
Ha confermato il suo valore. S’è visto dopo venti secondi il valore di questo ragazzo. Adesso lo vedo più sereno e tranquillo, ed è fondamentale nel suo ruolo.

È Buzzegoli il giocatore più importante del suo scacchiere?
Tutti sono importanti, dico che il mediano per me è un ruolo fondamentale. Buba è incredibile perché quando sono in panchina spero che il mio mediano faccia certe cose e lui automaticamente le fa.

Lui mette qualità così come Varela e Clemenza..
Loro sono le nostre due variabili, entrambi trequartisti. Nacho prende più campo e secondo me ha una forza resistente di cui neanche lui si rende conto. Clemenza deve stare più nella partita. Ha colpi straordinari ma, come fanno i grandi giocatori, deve capire che un passaggio semplice non è vergognoso, anzi. Sia lui che Varela non devono pensare di risolvere le situazioni da soli. Ciò comunque non vuol dire toglierli la loro arma migliore: la fantasia.

Torniamo al mercato. Chi uscirà in prestito?
Per questo dovete parlare con il direttore sportivo Giaretta. Però voglio spendere una parola per Perez. So quanto è difficile allenarsi in un posto dove sei stato bene e sai che devi abbandonare. Io mi sono quasi affezionato a lui per la sua maniera di vivere la professionalità. Va elogiato per i comportamenti che ha avuto sempre, da quando sono arrivato e soprattutto adesso che è il periodo più difficile.

Come sono state per lei le prime settimane da allenatore dell’Ascoli?
Non finirò mai di ringraziare la società e la gente per come mi hanno accolto. I risultati sportivi sono tutti raggiungibili se c’è una coesione d parte di tutti. In questo modo salvarsi è una bella impresa. Ho visto da subito che i tifosi sono importantissimi ed intelligenti: sanno benissimo cosa ci vuole per salvarsi. Adesso bisogna veramente andare dritti alla meta, far diventare il nostro stadio un campo difficile per gli avversari.

Come vede il campionato da qui alla fine?
Il girone di ritorno che ci aspetta sarà tremendo sotto l’aspetto di stress: faremo bene e andremo anche in difficoltà e in quel momento ci aggrapperemo ai tifosi che ci aiuteranno.

A quanto può girare la quota salvezza?
Non so come può evolversi la classifica. Oggi ci sono poche distanze poi basta che qualche squadra non faccia risultato e cambia tutto. Io dico che negli ultimi anni una squadra che lottava per salvarsi è salita fino ai play off e viceversa una che stava in alto è scesa. Negli ultimi anni chi si trova a metà classifica in questo momento si sente sempre troppo sicuro. Noi sappiamo qual è il nostro obiettivo.

Matteo Rossi