Finalmente oggi, giovedì 29 novembre, tutti gli uffici del Parco Nazionale dei Monti Sibillini si riuniranno nuovamente a Visso, sede istituzionale del Parco sin dalla sua fondazione avvenuta nel 1993. Le scosse di terremoto del 26 ottobre 2016 ferirono in modo devastante tutto il territorio dei Sibillini, e resero inagibile la sede dell’Ente inserita poi nella zona rossa di Visso. Si rese necessario pertanto individuare spazi alternativi che, dopo una prima fase di emergenza, comportarono la dislocazione in diverse realtà distinte, una a Tolentino, presso l’Istituto Zooprofilattico di Marche e Umbria, un’altra a Foligno presso la sede della Protezione Civile regionale dell’Umbria, ed un presidio sempre a Visso presso il Centro Operativo Comunale.
“Dopo un lavoro importante che ha coinvolto direttamente il Presidente della Regione Ceriscioli, il capo dipartimento della Protezione Civile Borrelli, il Sindaco di Visso Pazzaglini ed il sottoscritto, siamo riusciti a creare le condizioni perché questo ricollocamento si potesse finalmente concretizzare” sottolinea Alessandro Gentilucci, attuale Presidente dell’Ente Parco e Sindaco di Pieve Torina. “Finora siamo riusciti, nonostante le difficoltà post sisma, ad assicurare comunque i nostri servizi e le nostre attività a tutto il territorio e ai fruitori del Parco contribuendo al rilancio ed alla ripartenza dell’intera comunità dei Sibillini. Ora questa riunificazione di tutti gli uffici a Visso ci consentirà di affrontare con maggior efficienza il grande lavoro che ci attende, e contribuire significativamente all’economia del territorio. Era un impegno che, appena assunto l’incarico di presidente pro tempore dell’Ente – prosegue Gentilucci – ho voluto portare avanti con determinazione proprio perché consapevole delle difficoltà di gestione di una struttura complessa come il Parco suddivisa in più parti tra Tolentino, Foligno e Visso. Ora sarà più semplice relazionarsi con il Parco, e non nascondo che il ritorno a casa assume anche un valore simbolico importante perché restituisce concretezza e prospettive ad un territorio che ha bisogno di progettualità condivise e certezze, con il Parco che torni a fungere da collettore e promotore”.
Gli spazi che l’Ente Parco andrà ad utilizzare sono costituiti da container dislocati in località Il Piano utilizzati inizialmente come alloggi d’emergenza per ospitare la mensa e la chiesa per i primi sfollati. Da domani quei container saranno operativi come nuova sede del Parco con la speranza che, compatibilmente con i tempi della ricostruzione, si possa recuperare anche la struttura originaria.