Il 3 dicembre, la Lega del Filo d’Oro celebrerà la 25° Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. Inclusione sociale, autodeterminazione e autonomia per le persone con disabilità. Ma non solo. Un vero e proprio cambiamento culturale per andare oltre l’handicap e vedere la disabilità come una condizione che può essere superata, se supportata da un contesto e un ambiente favorevoli. Sono questi gli auspici della Lega del Filo d’Oro – che da oltre cinquanta anni si prende cura delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e delle loro famiglie – per il futuro, ricordati in occasione della 25° Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità sancita dalla Commissione Europea nel luglio 1993 per porre l’attenzione sulle problematiche e i diritti delle persone disabili, di cui 4.5 milioni vivono in Italia e oltre 189 mila sono persone sordocieche.
Le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali vivono una condizione difficile e di isolamento perché spesso alla disabilità sensoriale si associano anche altre minorazioni di tipo motorio, intellettivo o neurologico. In base al primo Studio condotto nel 2015 dall’ISTAT per la Lega del Filo d’Oro sulla sordocecità in Italia, risulta che per circa il 57% degli adulti sordociechi rappresenta un problema insormontabile anche solo uscire di casa e per quasi il 90% utilizzare i mezzi di trasporto o accedere agli edifici pubblici tra cui ospedali, scuole, ecc.
Fattori che rendono ancora più complessa e piena di ostacoli la vita di queste persone precludendo loro quasi totalmente la possibilità di una dimensione sociale attiva e, di fatto, negando quanto sancito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità[1] riconosciuti e sottoscritti dal nostro Paese, con lo scopo di promuovere, proteggere e assicurare il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti e di tutte le libertà da parte delle persone con disabilità.
In Italia infatti, differentemente da quanto già stabilito dalla Convezione Onu stessa, relativamente alla disabilità si continua ad avere un approccio più strettamente medico-sanitario e non si considera ancora del tutto il condizionamento e l’impatto che può avere il contesto sulla disabilità stessa.
“La condizione di disabilità nella Convenzione Onu, ma non solo, viene ricondotta all’esistenza di barriere di varia natura che possono essere di ostacolo a quanti, in presenza di minorazioni fisiche, mentali o sensoriali, hanno il diritto di partecipare in modo pieno ed effettivo alla società – afferma il Presidente della Lega del Filo d’Oro Rossano Bartoli – In occasione di questa Giornata vogliamo sottolineare il diritto all’inclusione nella società delle persone con disabilità che dovrebbe essere agevolato attraverso interventi, servizi e ausili atti a sperimentare condizioni di vita migliori e maggiore livello di partecipazione sociale. Un primo passo a livello normativo si potrebbe compiere con la piena attuazione della legge 107/2010 che riconosce la sordocecità come una disabilità unica e specifica, come già stabilito dal 2004 in sede europea”.
Questo percorso richiede un impegno forte e costante e un approccio riabilitativo personalizzato – modello quest’ultimo portato avanti, da oltre 50 anni, dalla Lega del Filo d’Oro – volto a far acquisire alle persone con disabilità sensoriali la maggiore autonomia possibile gettando le basi per promuovere l’autodeterminazione e la consapevolezza dei loro diritti.
La Convenzione è stata approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006 e ratificata dall’Italia il 3 marzo 2009.