Oggi mercoledì 6 marzo il Vescovo Giovanni d’Ercole apre il periodo di attesa alla Pasqua attraverso un messaggio che ci ricorda come vivere al meglio la Quaresima.
Sua Eccellenza, dalla Cappella privata dell’Episcopio illustra come il rito delle ceneri sia il simbolo dell’origine e della fine della nostra vita terrena. Un promemoria, in questa vita frenetica, che ci invita a pensare che tutto finisce, tutto quello che vediamo, tocchiamo crediamo di realizzare, avrà un termine, perché siamo polvere e alla polvere torneremo. Ciò non ha necessariamente un’accezione negativa in quanto il corpo, pur destinato a perire, è tempio di Dio inaugurato con il battesimo e perciò è destinato alla Gloria.
“La Quaresima è l’occasione per guardare in profondità la nostra vita e capirne il senso, mediante un allenamento spirituale che si articola in tre momenti: la preghiera, ossia l’ascolto della parola di Dio, che è luce, acqua che dà la vita e sole che illumina la nostra esistenza; il digiuno, che non significa privarsi del cibo o delle bevande, ma di tutto ciò che ci lega alla terra. È digiuno della mente, del cuore e del corpo per diventare artefici di ciò che non muore; infine l’elemosina, il punto più importante, glorifica un corpo che si alimenta di eucarestia e della parola di Dio che ha bisogno di esprimersi tramite gesti d’amore e di carità, quindi “svuotare le tasche da ciò che appesantisce” perché la legge dell’amore è potente ed eterna. Questo percorso ci condurrà alla Pasqua che è “la notte in cui splenderà il sole della vita che non muore: Gesù Risorto”.
Il Vescovo invita ad iniziare bene la Quaresima pregando insieme.