Nel 2018 sono circa 150 i milioni di Euro spesi per il gioco dagli abitanti del piceno. La spesa procapite in qualche area della nostra provincia, sfiora i millecinquecento Euro, sempre su base annua. Sono i dati che la Cna di Ascoli Piceno ha elaborato – attingendo da fonti nazionali accreditate – e che possono essere riferite a quello che ormai si definisce Gap (Gioco d’azzardo patologico) o più genericamente “ludopatia“.
“La Cna di Ascoli Piceno – spiega il direttore generale, Francesco Balloni – sta organizzando con Formart Marche, l’ente di formazione regionale della Cna, una serie di corsi che la legge ha reso obbligatori per i gestori di locali pubblici dove sono posizionati apparecchi che determinano vincite in denaro. Come Cna non ci arroghiamo certo il ruolo di psicologi, tantomeno di pubblici ufficiali. Certo è che, a fronte di un fenomeno che sta assumendo picchi preoccupanti a livello sociale, l’impegno a formare gli operatori rientra pienamente nei nostri compiti di associazione. E su questo fronte ci impegniamo, a tutela degli utenti e degli stessi esercenti che, se non debitamente formati e informati, potrebbero più facilmente essere preda di situazioni di illegalità”.
Al via, dunque, il corso sulla prevenzione del gioco d’azzardo patologico organizzato dalla Cna Picena e da ForMart Marche. Il corso di terrà nella sede della Cna di San Benedetto del Tronto, in via Nazario Sauro 162, con le seguenti date: 29 marzo (ore 9/13), primo aprile (ore 9/13); 3 aprile (ore 9/13). La Cna informa che il corso è obbligatorio e l’obbligo è già scaduto per tutti gli esercenti lo scorso 3 marzo (per ulteriori info: Marida Pulsoni – FORM.ART MARCHE – 347/1783039).
Nella provincia di Ascoli Piceno, sempre in base ai dati elaborati dalla Cna, ci sono circa 1.500 apparecchi che possono essere classificati in “videolottery” (presenti nelle sale gioco) e in “new slot” (presenti più genericamente nei locali pubblici, dai bar alle tabaccherie). Nel complesso, sempre a livello provinciale, gli esercizi abilitati a questo tipo di situazione sono più di mille e i dipendenti impiegati sono quasi duemila.
Sono soggetti all’obbligo formativo: esercenti e titolari, legali rappresentanti, preposti e il personale impiegato assunto a tempo indeterminato (compresi i coadiutori familiari). Qualora l’impresa sia a carattere stagionale ed utilizzi personale a tempo determinato, quest’ultimo è soggetto all’obbligo formativo. Non sono tenuti all’obbligo formativo gli esercenti/titolari/personale addetto dei locali nei quali si svolgono semplici partite di gioco di carte, biliardino, flipper ecc., attività che non comportano vincite in denaro e non costituiscono un possibile pericolo di ludopatia per i soggetti che li praticano. I soggetti destinatari dell’intervento dovranno frequentare un corso di 12 ore con frequenza obbligatoria al 100 per cento, ed hanno l’obbligo di adempiere entro un anno dall’entrata in vigore della Legge, ovvero entro il 3 marzo 2018. I nuovi gestori, invece, dovranno assolvere al suddetto obbligo formativo entro 6 mesi dalla data di installazione delle apparecchiature da gioco. La formazione può essere attivata esclusivamente da enti accreditati dalla Regione Marche e previa autorizzazione da parte della stessa.