Prosegue, con successo di pubblico, la partecipazione della Regione Marche al Vinitaly di Verona. Un denso calendario di eventi, promossi nello stand istituzionale, sta calamitando l’attenzione su una realtà “al plurale” anche nel settore enologico. Sono continuati i festeggiamenti per i 50 anni della Doc del Bianchello del Metauro, con un convegno e una degustazione di dodici etichette.
La Banca del Piceno ha conferito il premio “Talenti e Imprese” all’azienda vitivinicola Ciù Ciù di Offida (AP), mentre la Copagri (Confederazione produttori agricoli) ha proposto l’esperienza di due aziende del territorio, in un evento titolato “Raccontiamo la nostra storia”: l’azienda Bastianelli Francesco di Monte San Pietrangeli (FM) e l’azienda Boccafosca di Ostra (AN).
Momento centrale della giornata è risulta la presentazione della monografia dedicata alle Marche, curata da Valoreitalia: società autorizzata dal ministero Politiche agricole per il controllo e la certificazione dei vini a denominazione d’origine e Indicazione geografica. La vicepresidente della Regione ha partecipato ai vari appuntamenti sottolineando l’importanza di rafforzare la filiera tra produttori, consumatori e istituzioni per affermare l’identità dei vini marchigiani. Le Marche hanno conseguito, nel tempo, risultati che hanno veicolato, sul mercato, un’immagine di qualità e sostenibilità ambientale. Rappresentano certamente un caso emblematico, in quanto l’affermazione delle denominazioni costituisce il risultato finale di un lungo lavoro che ha valorizzato vitigni autoctoni, di antica tradizione, che raccontano una storia.
Altro elemento caratterizzante il successo della vitivinicoltura marchigiana è l’evoluzione della struttura imprenditoriale enologica, costruita attorno a imprese di piccole dimensioni, molte delle quali cooperative, spesso con a capo un giovane, che completano in azienda il ciclo produttivo (vinificazione e commercializzazione). Domani lo stand istituzionale ospiterà altri appuntamenti, fra i quali una tavola rotonda tra le donne del vino. La vicepresidente evidenziato che, tra i nuovi protagonisti della viticoltura marchigiana, spiccano le imprenditrici femminili: con la loro sensibilità accompagnano la crescita del settore e raggiungono già una quota del 30 per cento, di cui il 25 per cento di età inferiore a 50 anni, grazie al forte ricambio generazionale avvenuto negli anni.