Il Circolo di Cultura Cinematografica “Don Mauro – Nel corso del tempo” è stato scelto tra 60 Sale della Comunità e 10 Circoli del Cinema sparsi su tutto il territorio nazionale, per la realizzazione della manifestazione “Costruiamo la comunità – Dai social network alla comunità umana”, iniziativa culturale, che prende spunto dal 70° anno di costituzione dell’ACEC-SdC e dal messaggio di Papa Francesco per la 53ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali.
Il Cinecircolo “Don Mauro” sposa e partecipa da anni alla filosofia della Sala della Comunità che in questo anniversario l’ACEC vuole celebrare: «…assolviamo, assieme anche ad altre realtà ma con una nostra specificità, alla necessaria esigenza di declinare un’esperienza ogni volta inedita e irripetibile di comunità, uscendo dall’anonimato delle diverse definizioni e categorie di società. Ciò perché in ciascuna Sala della Comunità si realizzano dinamiche di fiducia, appartenenza e dedizione reciproca, i valori costitutivi di una comunità. Una rete di bene che non è quella della famiglia, ma non è nemmeno quella della comunità liturgica o delle attività più strettamente oratoriali. La rete “affettiva” della Sala della Comunità realizza una benevolenza di collaborazione e di frequentazione che non è paragonabile a nessun altra forma di vicinato. Si tratta di una conoscenza “locale” fondata su apprezzamento e curiosità culturale, estetica ma anche e in particolare di simpatia umana che consente di alzare la serranda, non tanto del cinema, ma ancor più della proprie case sempre più blindate. Nelle Sale della Comunità il popolo è di casa».
Il Cinecircolo ha pensato di dedicare all’iniziativa un ciclo di tre proiezioni ed un convegno con ospiti di rilievo nazionale, si è iniziato il 4 aprile con “Troppa Grazia” (2018, 110’) di Gianni Zanasi con Alba Rohrwacher, Elio Germano e Giuseppe Battiston.
Giovedì 11 aprile proiezione “La casa dei libri” (2017, 112’) di Isabel Coixet con Emily Mortimer, Bill Nighy, Patricia Clarkson. Film pluripremiato con il Premio Goya 2018 come miglior film, milior regista e miglior sceneggiatura non originale. Nel film, tratto dal romanzo La libreria di Penelope Fitzgerald (1978) si narra di Florence Green, giovane vedova, che decide di aprire una libreria nella piccola cittadina di Hardborough, nel Suffolk. La scelta ricade su Old House un edificio abbandonato dove aveva vissuto con il marito prima della guerra. Dopo molti sacrifici il negozio apre e registra un certo successo, grazie anche al misterioso e ricco Mister Brundish, e viene allietato dalla presenza di Christine, una giovanissima aiutante. L’influente ed ambiziosa Mrs. Gamart aveva scelto lo stesso posto per aprire un centro culturale e non vedeva di buon occhio la presenza della donna e cerca in tutti i modi di far fallire l’attività…
Il 2 maggio (dopo la pausa pasquale) sarà la volta di “Un affare di famiglia” (2018, 121’) di Hirokazu Kore’eda con Lily Franky, Sakura Andò, Kirin Kiki, Mayu Matsuoka, e si concluderà il 15 maggio con una tavola rotonda sul tema “Costruiamo la comunità, dai social network alla comunità umana” alla quale interverrà, tra gli altri, Adriano Bianchi, presidente ACEC.