L’inaugurazione dello stand in programma per il 9 maggio con la partecipazione, come annunciato nel corso della conferenza stampa svoltasi nel capoluogo piemontese, del Presidente del Consiglio e dell’assessore regionale alla cultura. Uno spazio di 150 metri quadrati che accoglierà 100 eventi con 180 relatori e 60 editori. Serata evento al Circolo dei lettori ospitato a Palazzo Graneri della Roccia
Il genio di Giacomo Leopardi, i grandi nomi della cultura, l’arte nelle sue molteplici espressioni, una nuova e promettente generazione di giovani scrittori e di piccoli editori. Sono tutto questo le Marche “Regione ospite” alla trentaduesima edizione del Salone del Libro di Torino, dedicato quest’anno a “Il gioco del mondo” dal titolo dell’omonimo libro di Julio Cortazar, grande maestro del Novecento. La seconda conferenza stampa ospitata nel capoluogo piemontese ha svelato un programma regionale ricco di appuntamenti, che nei cinque giorni della kermesse, dal 9 al 13 maggio, proporrà 100 eventi, con 180 relatori e 60 editori. Cornice perfetta lo stand di 150 metri quadrati, arricchito dalle immagini di artisti marchigiani del paesaggio come Tullio Pericoli e Ezio Bartocci.
Il taglio del nastro in calendario per il 9 maggio con la partecipazione del Presidente del Consiglio regionale delle Marche e dell’assessore regionale alla cultura. E sarà il bicentenario de “L’infinito” ad avviare ufficialmente il programma culturale, avendo scelto di dedicare una particolare attenzione alla figura di Giacomo Leopardi. Nella “serata – incontro” con la Regione ospite, che si terrà presso il Circolo dei lettori a Palazzo Graneri della Roccia, l’attrice marchigiana Lucia Mascino ed il musicista Alessandro Culiani animeranno lo spettacolo “Forse s’avess’io l’ale più felice sarei”, racconto in prosa e poesia per Leopardi ed i “Monti azzurri”. Lo spettacolo è rivolto al rilancio dei territori interessati dal sisma, in particolare all’area maggiormente colpita, quella dei monti Sibillini. Nella giornata del 12 maggio “L’Infinito” sarà al centro di uno degli eventi clou del Salone, con l’incontro “Io nel pensier mi fingo…” al quale parteciperanno Massimo Cacciari, Giulio Giorello e Piero Dorfles.
Ma la presenza delle Marche a Torino è tanto altro ancora. Autori affermati e nuovi (Loredana Lipperini, Angelo Ferracuti, Alessio Torino Massimo Gezzi, Alessandra Carnaroli, Franca Mancinelli, Jonathan Arpetti, Marco Scolastici, Matteo Cellini, Giulia Corsalini, Maria Lenti, Alessandro Moscè, Alberto Maggi, Adrian Bravi, Piergiorgio Viti, Giulia Ciarapica e Umberto Piersanti), una promettente leva di editori, molti dei quali riuniti nell’associazione “E’Di Marca”, ed altri importanti testimoni del mondo culturale.
Ospiti presso lo stand delle Marche, infatti, Alberto Folin, Luca Mercalli, Mohamed Razane, Filippo La Porta, Franco D’Intino, Stefano Petrocchi, Paolo Di Paolo, Giorgio Zanchini e Vittorio Sgarbi, che parlerà della bellezza delle Marche attraverso un viaggio virtuale da Raffaello a Lotto, fino a De Dominicis e Licini.
Poi, l’omaggio ai grandi del Novecento come Carlo Bo, Paolo Volponi e Luigi Di Ruscio ed il ricordo di Leonardo Sciascia, visto attraverso i suoi rapporti con le Marche, e dei 100 anni dalla nascita di Giorgio Fuà, fondatore dell’Istao (Istituto Adriano Olivetti) di Ancona. Accanto a questi eventi se ne uniranno altri con attenzione ad arti diverse come la fotografia, con Lorenzo Cicconi Massi e Giovanni Marrozzini; l’illustrazione, con Giovanni Mulazzani e Simone Massi; il teatro con Lucia Mascino.
Altro appuntamento per festival, rassegne culturali e premi letterari regionali, che verranno presentati presso lo spazio Superfestival del Salone.
Infine, le Marche culla della carta occidentale con le dimostrazioni dal vivo dei mastri cartai di Fabriano. In carta pregiata di Pioraco è stata anche realizzata la cartella d’arte dedicata a Valentino Bompiani, opera dell’artista Ezio Bartocci e con una presentazione di Claudio Piersanti, che raccoglie alcuni segnalibri artistici dove sono ritratti grandi scrittori pubblicati da Bompiani nel corso del Novecento.