Lunedì 27 maggio 2019 alle 21:00 presso la Sala L’Impronta a Piazza Bonfine di Ascoli Piceno sarà presentato il libro “A piedi nella notte. Camminando insieme verso Casa” scritto da Andrea Tornielli e Domenico Agasso jr.

Pubblicato in occasione del 40mo anniversario del pellegrinaggio Macerata Loreto, il libro sarà presentato da Monsignor Giancarlo Vecerrica, vescovo emerito di Fabriano-Matelica, ideatore del Pellegrinaggio, e dalla professoressa Daniela Fabiani, docente universitaria. L’evento è organizzato dal Centro Culturale Clemente Rebora ed è l’occasione per presentare anche il prossimo Pellegrinaggio che si svolgerà sabato 8 giugno.

Il libro “A piedi nella notte” vede la collaborazione di Tornielli, storico vaticanista del quotidiano La Stampa ed ora direttore editoriale del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, con Agasso jr., giornalista e curatore del portale Vatican Insider de La Stampa.

Il libro racconta dell’affascinante pellegrinaggio notturno che si svolge ancora oggi, a quarant’anni dalla sua invenzione, da Macerata al Santuario di Loreto, e che è il più partecipato tra quelli che si svolgono in Italia. Nel 1978 furono 300 i giovani che s’incamminarono verso il Santuario, dove è venerata la Santa Casa di Nazareth, aderendo all’invito di un giovane sacerdote, don Giancarlo Vecerrica, poi diventato vescovo. Oggi la lunga marcia aggrega oltre 100.000 persone.

La narrazione dei vaticanisti Agasso e Tornielli ripercorre le origini e la storia dell’evento, le attese dei pellegrini, i piccoli miracoli e le grazie ricevute, le tante testimonianze raccolte durante il cammino. Diviso per decadi, il libro riporta anche testimonianze di personalità che hanno partecipato, in vario modo, al Pellegrinaggio. Alle voci di San Giovanni Paolo II, di Papa Francesco, si aggiungono quelle di don Luigi Giussani, di Don Oreste Benzi, dello stesso vescovo Vecerrica e di molti altri. Una riflessione ricca di voci e testimonianze sul senso dell’andare a piedi nel XXI secolo, come scelta di libertà, di sobrietà e di fede nel Vangelo. 

“Camminare nel buio. Camminare nella notte. Ma non da soli. Camminare brancolando verso una meta, con compagni di viaggio. Volti conosciuti o magari sconosciuti. L’esperienza disorientante del buio non è prerogativa di chi vive nel dubbio, né di chi conclude che non esistono risposte soddisfacenti alla nostra sete di infinito. Così come l’esperienza della luce, della meta intravista, della Casa comune a cui tutti in fondo aspiriamo, non è prerogativa di chi crede.” (cit. “A piedi nella notte”)

Con questo testo si scopre tutta l’affascinante potenza di un gesto di fede cristiana che attrae e coinvolge tante persone, credenti e non, appartenenti ad altre religioni e atei.

L’appuntamento di lunedì 27 maggio ad Ascoli Piceno è l’occasione per conoscere dalla voce dei protagonisti la storia e l’attualità di un gesto tanto arcaico da appartenere, in modo così prorompente, al nostro essere. L’uomo nasce come homo viator, un viandante assetato di nuovi orizzonti, affamato di pace e di giustizia, indagatore di verità, desideroso di amore, aperto all’assoluto e al mistero. “A piedi nella notte” prova a raccontare l’uomo pellegrino, l’uomo ancora aperto alla speranza e che cammina, non da solo, nella notte verso casa. ���i雦�S