Le Marche hanno già raggiunto l’obiettivo di spesa del 2019 previsto dall’Unione europea per il Por Fesr 2014/2020.
Il target prescritto, tecnicamente definito come “n+3”, riguarda la spesa certificata (una sorta di rendicontazione alla Commissione Ue per non perdere il finanziamento comunitario e il cofinanziamento nazionale) da conseguire entro l’anno: traguardo raggiunto dalle Marche, lo scorso 15 maggio, con sette mesi e mezzo di anticipo rispetto a quanto richiesto.
L’obiettivo era stato centrato anche nel 2018: a fronte di un limite di 46,8 milioni di euro, era stata rendicontata una spesa complessiva di 61,3 milioni. Nel corso dei primi mesi del 2019 è proseguita l’accelerazione avviata lo scorso anno, conseguendo l’obiettivo di programmazione stabilito da Bruxelles, pari a 75,4 milioni.
“È un risultato importante che va sottolineato – ha detto il presidente Luca Ceriscioli – I 75,4 milioni rappresentano la capacità del nostro territorio, delle nostre strutture, di spendere positivamente i fondi europei. È un obiettivo sul quale l’Italia fa sempre fatica a distinguersi. Se una Regione invece, dopo pochi mesi, già guarda all’obiettivo 2020 e lavora su un’altra prospettive, è un esempio di grande efficienza, di grande capacità di trasformazione di questi fondi in un’opportunità di crescite e sviluppo”.
Oltre all’importo raggiunto, ha evidenziato l’assessora alle Politiche comunitarie, Manuela Bora, “va sottolineata la qualità della spesa certificata. Circa la metà è stata raggiunta grazie all’investimento in ricerca e innovazione, circa il 30 per cento, invece, con progetti che riguardano Made in Italy e internazionalizzazione e un 18 per cento anche per i primi investimenti nelle zone del cratere con i fondi sisma. Il raggiungimento dell’obiettivo testimonia quanto la nostra regione abbia bisogno di Europa che è sinonimo di opportunità per il nostro territorio”.
Rispetto al target raggiunto, la spesa certificata coinvolge 82 progetti di innovazione tecnologica, 89 di promozione dell’internazionalizzazione, altri di digitalizzazione della pubblica amministrazione e di promozione del sistema Marche attraverso il progetto territoriale #DestinazioneMarche.
Un altro elemento interessante, che emerge dalla rendicontazione, è rappresentato dallo stato di avanzamento del programma Por Fesr (Fondo strutturale che sostiene lo sviluppo regionale), che ha una dotazione complessiva di 585 milioni di euro. Attualmente, tra le risorse concesse ai beneficiari (oltre 300 milioni di euro) e quelle previste con i bandi emanati a favore delle imprese o attraverso le convenzioni sottoscritte con gli enti pubblici – pari a 190 milioni – sono stati attivati impegni per oltre 490 milioni, pari all’85 per cento della dotazione complessiva Por Fesr. Questo significa che il programma dispone di beneficiari chiaramente individuati che devono spendere i fondi assegnati con la necessaria rapidità, per garantire il pieno utilizzo delle risorse che la Commissione europea ha messo a disposizione delle Marche. 51962, @雏DT+