«Da Tirana un messaggio di speranza per tutto il mondo; qui al convegno dei giovani per il Mediterraneo insieme ai vescovi emergono messaggi di speranza davvero per tutti».
Con queste parole il vescovo delle diocesi di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto commenta l’incontro “Med24 – Pellegrini di speranza. Costruttori di pace” in corso in questi giorni a Tirana, quarta tappa degli Incontri del Mediterraneo, dopo quelle di Bari, Firenze e Marsiglia.
La delegazione del Piceno
Un appuntamento cui ha partecipato anche una delegazione del Piceno, guidata dal vescovo Gianpiero Palmieri e composta da don Luca Spinozzi, direttore dell’Ufficio Missionario della diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, don Luca Censori, direttore Servizio Pastorale Giovanile della diocesi di Ascoli Piceno, la docente Alessia Cicconi e il giovane Francesco Corimbi.
«Il Mediterraneo – chiarisce il vescovo – è un territorio particolare, dove si affacciano tre continenti e convivono tre grandi religioni: ebraismo, islamismo e cristianesimo; è davvero un coacervo di tanti popoli e, purtroppo, di tensioni e di guerre. Questi incontri in cui i giovani discutono apertamente con noi vescovi dei loro segni, dei loro desideri, ma anche delle buone pratiche che attivano; molti di loro, che vengono da venticinque paesi del Mediterraneo, si danno molto da fare nei loro paesi per la coesione sociali e si attendono tanto dalle religioni. Le religioni, questo è lo sforzo continuo di papa Francesco e di tanti leader religiosi, hanno come vocazioni di incoraggiare tutti ad intraprendere un cammino per la pace. Noi ci mettiamo in cammino, quindi, alla ricerca di una casa comune: tutti voi siete invitati a partecipare a questo viaggio».
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