L’associazione “Altidona Belvedere” lancia una raccolta fondi per arrivare alla cifra di 30 mila euro e poter rilevare la casa del grande fotografo Mario Dondero, per poi valorizzarla e metterla a disposizione del comune di Fermo come luogo di esposizioni e di cultura.
La raccolta fondi è stata lanciata nel corso dell’incontro “Mario Dondero e la resistenza ascolana”, durante il quale sono state presentate per la prima volta le foto che Dondero fece nel dicembre 2005 sui luoghi degli eventi drammatici avvenuti sul Colle San Marco dopo l’8 settembre ’43.
Mario Dondero, nato a Milano nel 1928, è stata una delle figure più originali del fotogiornalismo contemporaneo. Giovanissimo partigiano nella Val d’Ossola, si è accostato molto presto al giornalismo, arrivando a collaborare con l’Avanti, l’Unità, Milano Sera, Le Ore. Dal 1954 al 1960 si trasferisce a Parigi, ma nel 1961 rientra in Italia.
Reportage, ritratti, scatti di grande intensità artistica come quello dell’uomo che voleva raggiungere la luna o dei ragazzini cubani che si tuffano in mare; vastissima la sua opera fotografica, oggi custodita dal centro documentazione e cultura fotografica “Altidona Belvedere”.
Dondero, infatti, si traferisce a Fermo in pianta stabile nel 1995, nella piccola casa in vicolo Zara, dove oggi rimangono utensili, quadri, manifesti e foto di famiglia.
L’associazione “Altidona belvedere” conserva e cataloga il grande archivio di Dondero: circa 200 mila diapositive e 250 mila negativi in bianco e nero, oltre a 200 quaderni di appunti e di pensieri
«L’associazione, che ha in comodato d’uso l’archivio di Dondero – spiega Laura Strappa, compagna di Dondero e volontaria impegnata nella catalogazione dell’enorme raccolta fotografica – ora lancia questa raccolta fondi per acquistare la casa di Mario Dondero, proprio perché pensiamo che sia molto rappresentativa della sua vita. Vorremmo, quindi, che una volta restaurata diventi un luogo per tutti i cittadini, sede di mostre e di incontri culturali».