Gli istituti penitenziari delle Marche non sono immuni dal problema del sovraffollamento e dall’esigenza di migliorie strutturali, come ci spiegano Giulia Torbidoni dell’Associazione Antigone Marche e il Garante dei diritti dei detenuti Marche Giancarlo Giulianelli.
In particolare, la Casa Circondariale di Marino del Tronto ha una sua unicità, derivante dall’essere stato in passato un “super-carcere”, cioè un istituto destinato ad ospitare detenuti in regime di 21bis, cosa che ne condiziona fortemente le attività dell’area trattamentale ed educativa.
Nonostante questo, come riferisce la direttrice Daniela Valentini, i pochi spazi a disposizione vengono sfruttati al massimo, grazie anche ad un territorio accogliente e costituito da molte associazioni che svolgono attività di volontariato.
Tra queste, il centro d’ascolto della Caritas, l’associazione “Io Ascolto”, l’associazione di promozione sociale Amelia e l’associazione Il Mosaico. Fondamentale, infine, la presenza del cappellano don Basilio Marchei e i rappresentanti delle altre fedi religiose.