Si sono svolte tra venerdì 27 settembre e domenica 29 settembre le Assemblee Pastorali della Diocesi di Ascoli Piceno e di quella di San Benedetto – Ripatransone – Montalto. Momenti fondamentali per le due comunità, che segnano l’avvio del nuovo pastorale, che sarà caratterizzato da un’ulteriore fase del cammino sinodale iniziato due anni fa e dal Giubileo che prenderà avvio a Roma, la notte di Natale di questo anno.
Venerdì 27 settembre l’assemblea della Diocesi di San Benedetto si è tenuta presso la sala Giovanni Paolo II della parrocchia del Sacro Cuore di Centobuchi, con l’incontro dal titolo “Un rombo, un vento, un fuoco… per evangelizzare oggi”. Un’assemblea molto partecipata e sentita; ne fa un primo bilancio il vescovo Gianpiero Palmieri.
«Il bilancio della prima assemblea diocesana è sicuramente positivo – afferma il vescovo Gianpiero Palmieri – in termini di partecipazione c’erano davvero molte persone. Ho visto tanta attenzione quando è stata commentata l’icona biblica della Pentecoste e condiviso la riflessione su che cosa sia il cammino sinodale alla luce degli atti degli Apostoli. Mi sembra anche i partecipanti fossero molto interessati a continuare e ricominciare con ancora più entusiasmo il cammino sinodale. Poi, in piccoli gruppi, i presenti hanno lavorato sulle tre priorità che avevano individuato durante il cammino sinodale dello scorso anno e ne hanno aggiunte altre. Hanno scritto molto, sono sicuro che troveremo tante idee in quei fogli».
Il giorno successivo, sabato 28 settembre alle 16, si sono riuniti i sacerdoti, referenti, catechisti, insegnanti di religione, animatori ed educatori della pastorale, diaconi, religiosi e religiose della Diocesi di Ascoli: quasi trecento persone che hanno riempito l’oratorio della Parrocchia di Santa Felicita in Colli del Tronto.
Dopo l’apertura, affidata ai don Armeno Antonini, il vescovo di Pinerolo Derio Olivero ha tenuto l’intervento introduttivo, per rispondere alla domanda “La chiesa sa testimoniare la speranza con parole e opere di Vangelo?”.
«Il vescovo Derio – continua il vescovo Gianpiero – ci ha spiegato la speranza degli adulti, che non è ingenuo ottimismo, ma si basa sul dono dello Spirito Santo, sulla fede del Signore Risorto che è con noi e fa i conti con la lotta che c’è dentro di noi tra l’aprirsi al futuro con fiducia e l’esperienza dolorosa delle “carte sbagliate” della vita. Eppure, il cristiano sa di essere accompagnato dal Signore ed è capace ancora di provare speranza nelle situazioni difficili. È così per noi? È questa la riflessione che spinge anche il nostro cammino sinodale. Il vescovo Derio ha letto il nostro documento assembleare di maggio e ha detto di sentire in questo documento la presenza e l’entusiasmo dello Spirito».
I presenti hanno poi riflettuto sulle quattro scelte operative che caratterizzeranno il cammino giubilare.
«Sono quattro le esperienze – spiega il vescovo – che vogliono alimentare la speranza. La prima è quella di creare piccoli gruppi d’ascolto del Vangelo, con l’aiuto anche di schede fornite dalla Diocesi, per un cammino di cinque incontri sul Vangelo della Speranza. La seconda proposta è vivere l’esperienza giubilare del perdono in luoghi deputati a questo, uno per vicaria, dove poter vivere il sacramento del perdono, la professione di fede e l’atto di carità. Poi ci sono le porte della speranza, da aprire: quella per le situazioni di povertà, della disabilità, dell’alleanza educativa… ogni parrocchia ne può realizzare una, cercando di coinvolgere più persone possibile in un convegno o una festa; ingrediente fondamentale è il vangelo della speranza unito alla presentazione di una buona pratica o di una testimonianza che sostenga la speranza di tutti. Infine, riflettere insieme sull’annuncio del Vangelo agli adulti e ai giovani».
