La vicaria della montagna della diocesi di Ascoli si presenta come un territorio vastissimo che comprende Arquata, Acquasanta, Mozzano, Roccafluvione, Venarotta fino ad arrivare a Poggio Canoso,
«Questi sono i centri principali – racconta il sacerdote responsabile della vicaria, don Francesco Mangani – all’interno del quale ci sono centinaia di frazioni. È un’area che ha un’anima compatta, composta da tante piccole voci, rappresentate dai tanti paesi dove in molti, dalla città, tornano nei fine settimana. Quindi, se è vero che il territorio risulta ufficialmente spopolato, di fatto ha un fortissimo legame con la città».
Un contesto, quello montano, ferito dal terremoto e caratterizzato da alcune difficoltà di collegamento, soprattutto dei paesi più piccoli, ma che nasconde moltissime ricchezze.
«La nostra montagna ha un grande potenziale storico e agricolo, con le aziende nate per la valorizzazione di prodotti locali come il tartufo o i funghi, e turistico, con le bellezze naturalistiche racchiuse tra i Sibillini e il parco nazionale – racconta il responsabile della vicaria – e, nonostante le difficoltà, racchiude piccoli semi di speranza, con giovani coppie che cominciano a tornare, positive collaborazioni con le amministrazioni locali e sinergie che nascono tra paesi».
Da non trascurare l’aspetto spirituale, con l’Abbazia di Valledacqua. «Cuore pulsante spirituale della Diocesi – continua don Francesco – il territorio montano è da sempre sede di Abbazie ed eremi; lo stesso San Benedetto da Norcia è nato all’ombra dei Sibillini. Inoltre, la Diocesi ha abbracciato il progetto Laudato Sì di papa Francesco e su questo il nostro territorio, dalle montagne al mare, ha molto da offrire».
Come, ad esempio, la nascita dei cammini spirituali, sperimentati questa estate, frutto dell’ascolto sinodale soprattutto dei giovani. «La Diocesi ha voluto proporre dei cammini spirituali – spiega don Francesco Mangani – e questa estate, insieme al diacono Mirko Cipriani ed altri, ne abbiamo proposto alcuni, registrando buone adesioni».