L’introduzione dei dazi da parte degli Stati Uniti d’America rappresenta un durissimo colpo per l’economia del Piceno e, in particolare, per i prodotti artigianali realizzati dalle piccole e medie imprese del territorio, già caratterizzati da costi di produzione più elevati e da una posizione di svantaggio competitivo rispetto ai prodotti industriali.
Ad oggi, infatti, gli Usa rappresentano il terzo Paese di destinazione dell’export marchigiano dopo Francia e Germania. In particolare, secondo l’elaborazione del Centro studi Cna Marche a partire dai dati Istat, da gennaio a settembre 2024 il Piceno ha esportato negli Stati Uniti beni per 312 milioni di euro, di cui 220 in articoli farmaceutici e chimico-medicali, quasi 16 milioni di euro in prodotti in gomma e materie plastiche e altri 13 milioni in prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori.
Ne parliamo con il Direttore Cna di Ascoli Francesco Balloni

